Castellanza parte il progetto della “Casa dei castagni”

 Il discorso è arrivato a una svolta. Entro il 15 giugno l’edificio “Casa dei castagni”, noto anche come ex Camilliani e in passato sede della comunità “Piccolo gregge”  a sostegno delle situazioni di povertà e marginalità sociale.

“Nei giorni scorsi- recita una nota del presidente di Castellanza Servizi Patrimonio ed ex sindaco della città Livio Frigoli – avanti all’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio, si è chiusa la procedura di mediazione finalizzata al rilascio dell’immobile “Casa dei castagni”.

Tutto era partito lo scorso settembre quando fu avviata una procedura contro la Coop.Valdocco, titolare del contratto di concessione che risaliva a marzo 2016. 

Il contratto era scaduto nel 2020 e la Cooperativa avrebbe dovuto quindi sgombrare l’edificio ma si è poi avvalsa della facoltà di proroga. Csp aveva così invitato la Cooperativa a reperire una sede alternativa in cui collocare la propria attività ma la Valdocco rimase comunque anche nel 2022. Furono avviati alcuni incontri tra le parti per una soluzione che portasse al rilascio dell’immobile da parte della Valdocco.

“Durante i predetti incontri – spiega ancora la nota- CSP ha sempre evitato di attivare azioni coattive ma non ha mai receduto dalla presa d’atto della effettiva risoluzione del contratto determinata dall’esaurimento delle facoltà di proroga”. E così, a settembre 2022, CSP ha sposato la soluzione della mediazione.  Ne è così scaturita un’intesa per la quale la Cooperativa Valdocco si è impegnata a lasciare libero l’edificio entro il 15 giugno.

Nel caso in cui questo non avvenga, CSP considererà l’accordo non rispettato come “immediato titolo esecutivo per lo sfratto della comunità”.  Frigoli, però, si dice convinto che “non si arriverà a questo esito” perché, prosegue, “abbiamo contezza che i lavori di predisposizione della nuova sede che Valdocco sta realizzando a Gallarate stanno rispettando la tabella di marcia e dunque è ragionevole immaginare che, prima dell’estate, la comunità lascerà l’immobile”.

La liberazione dell’immobile consentirà all’amministrazione comunale di compiere una valutazione ragionata sul futuro della struttura. 

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